si basava infatti su un rimedio naturale di origine vegetale: le foglie di sambuco . Dopo aver coperto il corpo del malato di queste foglie, tutto il corpo doveva essere avvolto in una coperta di lana. L'applicazione di questa pianta favoriva infatti la sudorazione e doveva durare finchè le foglie stesse non assorbivano il sudore stesso.
Ancora oggi questa pianta è usata in erboristeria come diaforetico, cioè per provocare o aumentare la sudorazione.
Altro rimedio- cosidetto manosanta - era ritenuto quello di coprire la parte
ammalorcicata cioè malata con la pelle del gallo, del coniglio o dell'agnello.
B.Pinelli, venditore di teste di maiale |
Naturale anche la sostanza utilizzata per rimuovere i traumi agli stinchi, le rotture e le slogature alle ossa. Si utilizzavano infatti le cotiche del maiale. La cotica o cotenna è la pelle del maiale, che si doveva raschiare ben bene, e con il grasso così ottenuto si doveva strofinare sulla parte dolorante fino a che il dolore passava.