Giornale in dialetto romanesco |
Dal francese. Moltissime le parole di origine francese passate nel dialetto romanesco.
In tutte le epoche, a Roma era stata particolarmente numerosa la comunità francese: nobili famiglie imparentate con i reali francesi avevano le loro residenza a Roma, rappresentanti delle ricche casate francesi che avevano i loro interessi presso la curia papale, e anche il corpo diplomatico (etc).
Ma soprattutto fra fine '700 e primi '800, Roma aveva subito la dominazione francese e anche dopo, negli ultimi anni di vita dello Stato pontificio continui erano stati i rapporti con la Francia.
Le colonie straniere –
la francese, maggiore per importanza fino a circa al 1815, l’inglese e la
tedesca – avevano a Roma i loro quartieri e luoghi d’incontro prediletti,
generalmente situati attorno a piazza del Popolo e piazza di Spagna. Non stupisce quindi il folto numero di francesismi entrati nel linguaggio romano, rispetto alle influenza tedesche e inglesi.
Alcune parole di origine spagnola e turca possono derivare dal dialetto napoletano, visto i rapporti stretti spesso tenuti con il confinante regno di Napoli.
Alcune parole di origine spagnola e turca possono derivare dal dialetto napoletano, visto i rapporti stretti spesso tenuti con il confinante regno di Napoli.
Francesismi
Alò: dal francese Allons = andiamo.
Ammusà’: dal francese Amuser =divertire.
Andriè: dal francese Andriènne =lunga sottoveste.
A-quer-mifó: dal francese Comme il faut = come serve.
Argianfettù: dal francese L’argent fait tout =i soldi fanno tutto.
Bidè: dal francese Bidet.
Bombè: dal francese Bomber= bombardiere
Bonè: dal francese Bonnet =cappellino.
Burrò:dal francese Bureau= ufficio.
Bordacchè: dal francese Brodequin =stivaletto
Brolocco, berlocco:dal francese Breloque =Ciondolo da tenere appeso a un nastro, nella moda maschile del '700.
Biggiù: dal francese Bijou =gioiello.
Buffè: dal francese Buffet =credenza.
Carmagnòla: dal francese Carmagnole =capo di vestiario, essenzialmente un gilet con file di bottoni di metallo, con panciotto di tre colori e con una fascia rossa.
Chènchè: dal francese Quinquet=lume a olio.
Ciappa-e: dal francese Chape =cappa.
Commò: dal francese Comode =comò
Crompan-pà: dal francese Comprende pas =non capisco
Cormifò: dal francese Comme il faut =come dovrebbe
Corsè: dal francese Corset =corsetto
Consumè: dal francese Consommé =brodo ristretto
Culì: dal francese coulis = salsa densa a base di frutta o verdura
Decretone: dal francese Decroteur = Lustrascarpe
Desabbigliè: dal francese Deshabillé =svestito
Diggiunè: dal francese Déjeuner =prima colazione
Etaggè: dal francese Etagère =ripiani
Frufrù: dal francese Frou—frou=fruscio
Gargante: dal francese Gargantua.
Gargottara: dal francese Gargotte =bettola
Giaccò: dal francese Jagò.
Gilè: dal francese Gilet.
Gianfutre: dal francese Jean foutre= inetto, incapace
Inciarmà’: dal francese Charmer=ammaliatore
Landavo: dal francese Landau = Carrozza signorile a quattro ruote e due mantici trainata da due o quattro cavalli
Mammà: dal francese Maman.
Marcià’: dal francese Marcher= camminare
Mondié!: dal francese Mon Dieu de la Franse che de l’Italì vu n’ette pas bbon. Questa frase si dice intera =Mio Dio della Francia che dell'Italia non c'è niente di buono.
Muère: dal francese Amuerre =stoffa di seta
Muntuvare: dal francese Montoir= ricordare
Musiù o Munzù: dal francese Meusieur= signore
Nneppà dal francese N’est-pas = Non è
Padedù dal francese: Pas-de-deux= passo a due
Pappiè dal francese: Papier= carta
Poncio dal francese: Punch= bevanda calda
Ragù dal francese Ragù = ragù
Redrè dal francese Retrait =ritratto.
Sacchesorètte dal francese Oriuoli d’Isaac Soret = orologi d’Isaac Soret (da G.Belli =La celebrità della perfezione degli oriuoli d’Isaac Soret non si è mai estinta presso il volgo, che li reputa la più mirabile opera della meccanica.)
Orologio di Isaac Soret (Genève. 1780) |
Sóffióne dal francese Soufleur = spazzaneve
Spappiè’ dal francese papier = foglio, carta
Sciarmante dal francese Charmant =affascinante
Sciarmante dal francese Charmant =affascinante
Supprì dal francese suplise (sorpresa)=crocchetta di riso con ragù di carne e regaglie di pollo, di forma ovoidale, impanate e fritte.
Surtù dal francese Surtout =soprattutto
Tamanto dal francese Tant-maint= così molti
Tettattè dal francese Tête à-tête. = testa a testa
Tignone dal francese Chignon: = Chioma.
Visavì dal francese Specchio vis-à-vis =Tipo di armadio munito, sulla faccia esterna degli sportelli, di specchi nei quali la figura umana può riflettersi per intero, caratteristico dei secoli 18°-20°.
La Città eterna rimane anche per gli artisti e
letterati tedeschi e inglesi un punto di riferimento centrale fino alla
metà del secolo XIX.
Invece per le parole di origine spagnola, o turca dobbiamo pensare al tramite del napoletano, diffuso nei secoli passati a Roma.
Dal tedesco
Schina dal tedesco Skina =schiena
Chifel |
Ghèghene : Deretano.
Snappe : Acquavite.
Slòffe: Letto.
Inferlicchese: Busse.
Nìcchese: No.
Tartaifèlle: Il diavolo.
Gurde:: Gulden, fiorino. A Roma scudo.
Trincà’: bere.
Dall’ingleseSnappe : Acquavite.
Slòffe: Letto.
Inferlicchese: Busse.
Nìcchese: No.
Tartaifèlle: Il diavolo.
Gurde:: Gulden, fiorino. A Roma scudo.
Trincà’: bere.
Milordo: da milord = lord, signore elegante
Milorderia: idem
Chifeni: Chifel = Panino dolce a forma di cornetto, condito con semi di sesamo.
Dal turco
Giannetta da Ginetta = lancia corta e leggera che si poteva lanciare come un giavellotto.
Bazzàrrosta = Bazar.
Salamelecche: da Salam-alaik = Pace a te
Giannetta da Ginetta = lancia corta e leggera che si poteva lanciare come un giavellotto.
Bazzàrrosta = Bazar.
Salamelecche: da Salam-alaik = Pace a te
Astracàne sta per Astracan, città della Russia. L'astrakan è una pelliccia che si ottiene con le pelli del karakul, una pecora nera originaria dell'Asia centrale.
Dallo spagnolo
Setaccio da Sedazo = setaccio.
Vappo: da Guapo = bello.
Maramao: da Maramaldo = Persona perfida e vile che infierisce sui deboli e sui vinti.
Vappo: da Guapo = bello.
Maramao: da Maramaldo = Persona perfida e vile che infierisce sui deboli e sui vinti.