Due asciugamani, una sedia, un rasoio, una bottiglia d'acqua e voilà...ci si poteva sbarbare con pochi soldi ...
Ebbene sì, almeno fino ai primi del '900 questo mestiere era esercitato anche per la strada.
A piazza Montanara, al Foro Boario, al Campo Vaccino e sotto il Portico d’Ottavia..insomma nei luoghi dove si radunavano i contadini che si offrivano per il "mercato delle opere" (nell'800 le "opere" erano i lavori dei campi) era sempre presente questa figura del barbiere di strada...
Ovviamente questo tipo di servizio si rivolgeva ai più poveri.
I barbieri della meluccia
Con la solita ironia tipicamente romana, questi barbieri di strada erano chiamati, per scherzo, della meluccia, in quanto aguzzando l'ingegno per tagliere le spesso durissime barbe dei loro clienti, avevano inventato un metodo singolare: mettevano una piccola mela in bocca ai clienti..per far rigonfiare le guance e lavorare meglio.
La meluccia era sempre la stessa e passava di bocca in bocca, e se la mangiava l'ultimo che arrivava. E a volte era botte proprio per arrivare..ultimo.
Nell'assoluta mancanza di norme igieniche!
Per farsi radere una barba, lunga anche varie settimane, si pagava un bajocco.
Il siparietto della rasatura in mezzo alla strada era un vero proprio spettacolo anche per i passanti: il barbiere con due dita stringeva la punta del naso e lo ritirava su e giù, secondo come gli faceva più comodo nell'operazione di rasatura.
Ogni momento lasciavano il cliente col naso per aria, sia per affilare il rasoio alla "codetta" attaccata alla spallina della sedia, e sia per rispondere a questo e a quello e per..sputare sentenze!!
E così il povero villano che stava sotto, con la faccia tutta impiastrata di sapone, che costava un bajocco a libbra, stava lì rassegnato, cogli occhi al cielo, senza respirare, per paura di qualche sgarro alla gola.
Il cliente che si era rasato, s'asciugava alla manica della camicia e un altro burino si sedeva, mentre il barbiere strillava "Sotto a chi tocca..."
Piazza Montanara ovvero la piazza dei "burini"
Uno dei luoghi che richiamava questo genere di servizi era la famosa piazza Montanara: la piazza dei burini a giornata.
La piazza, scomparsa per l’ apertura della Via del mare (1934), andava da Via della Bocca della Verità a via Montanara (tuttora esistente, anche se ridotta rispetto all’originale).
Il nome deriva dalle proprietà della famiglia Montanari, e non ai buzzurri che vi sostavano da tempi antichi, in quanto trattavasi dell'antico mercato delle granaglie d'epoca romana.
Spesso persone provenienti da regioni povere, come abbruzzesi, molisani, ciociari la bazzicavano già all'imbrunire, in quanto la piazza cominciava ad animarsi e ci si preparava a passare la notte alla meno peggio accanto alla fontana in attesa dei caporali e sfruttatori che prestissimo la mattina avrebbero offerto un lavoro a giornata, pesante da ammazzare un bue...
E proprio attorno a questa povera umanità, alla ricerca disperata di un lavoro, si offrivano servizi come quello del barbiere e non solo....
Le botteghe dei barbieri
Ovviamente a Roma c'erano anche i barbieri di riguardo, con tanto di salone, che erano erano dei veri e propri centri culturali, ritrovi dove si apprendevano le ultime notizie, dove si discuteva dei temi correnti della politica, dell’arte, dei fatti ed intrighi della Curia.
Il barbiere aveva una sua autorità, un suo prestigio nel rione, perché era colui che sapeva tutto, dava consigli: passava insomma per un uomo colto.