B.Pinelli, particolare |
Il rimedio suggerito dalle comari romane era collegato al mondo delle credenze popolari: si doveva portare la creatura dal formaio e farla infornare !!!! Ovviamente si tratta di una metafora.
Quando il forno era pieno di pane (si nno’ nun vale), l’infornatore, dopo aver aperto la porta del forno, prendeva in braccio la creatura, e la faceva passare per tre volte davanti al forno, dicendo ogni vorta : Sfàmete, lupa! (cioè Sfamati, lupa)
L'allusione era alla voracità della lupa per cui mal della lupa è una locuzione usata per indicare una fame morbosa e nel linguaggio famigliare una fame insaziabile, voracità. Un grande appetito, insomma.Quando il forno era pieno di pane (si nno’ nun vale), l’infornatore, dopo aver aperto la porta del forno, prendeva in braccio la creatura, e la faceva passare per tre volte davanti al forno, dicendo ogni vorta : Sfàmete, lupa! (cioè Sfamati, lupa)