Roma sparita

3 febbraio 2012

Roma sparita. Superstizioni: a tavola, in camera da letto e...

 
Rappresentazione del sale
 Ieri e oggi. Ignoranza, superstizioni e credenze popolari si intrecciano fra di loro e influiscono spesso sul comportamento umano. E' di attualità la notizia che promettevano guarigioni grazie all'utilizzo di acqua di Lourdes!!
E così nella Roma sparita sono molte  le superstizioni giunte fino ad oggi che  riguardano e influenzano aspetti della vita quotidiana. 

A cominciare dalla tavola. In questo momento importante del vivere quotidiano (per chi si poteva concedere il lusso di mettersi a tavola!!) si doveva stare attenti a non fare gesti che avrebbero avuto la conseguenza di portare jella
La croce.Vale come esempio il significato simbolico attribuito alla metafora della croce. Per evitare di portare croci per il resto della vita (cioè guai, malattie, deformità etc) si doveva assolutamente evitare di fare le croci con i cortelli o con le posate, entrambe di cattivo augurio. 
Il sale. In assoluto il sale versato era ed è rimasto ancora oggi simbolo di disgrazia. Deriva dal grandissimo valore del sale, considerato come moneta di scambio per le epoche passate. La sua perdita infatti era da considerasi una vera e propria sciagura.
Zanasso però indica anche l'antidoto: "Se pija subbito un pizzico de quello stesso sale che ss’è sversato e uno se lo bbutta de dietro a le spalle". [Si prende un pizzico di quello stesso sale che si è versato e se lo butta dietro alle spalle]

Taddeo di Bartolo,
particolare dell'Inferno (sec. XIV)
Che signicato ha questo gesto? Deriva da un'altra credenza:  il diavolo che è sempre seduto proprio dietro la spalla sinistra. Quindi ferire il diavolo o comprarne i favori? Sembra che gettare il sale nella sua direzione sia un buon modo di scongiurarne l’influsso malefico.
Ma c'è di più, chiunque avesse perduto, sprecato il prezioso sale avrebbe ricevuto una condanna post mortem :  7 anni in purgatorio, passati a raccogliere il sale versato con le ciglia degli occhi granello per granello.
13 a tavola porta sfortuna. Viva ancora oggi è questa credenza popolare  che a tavola non si può essere in 13 commensali, altrimenti dentro l’anno, il più piccolo o un altro dei 13 commensali muore. Deriva dalla constatazione che nell'Ultima Cena di Gesù con gli Apostoli erano in 13 e quella cena finisce con Gesù morto in croce, Giuda impiccato e Pietro traditore.
A pranzo a  casa di altri. Quando si è invitati, attenzione al gesto spontaneo di piegare la salvietta  a fine pranzo: altrimenti in quella casa non ci ritornerà più.
La tovaglia sulla tavola. Su questa non si può giocare  ad alcun gioco, in ricordo che su una tavola apparecchiata, i soldati si giocarono a dadi la veste di Gesù Cristo.
Antica camera da letto
In camera da letto. Il letto in camera non si doveva (e deve) mai mettere in una posizione che i piedi di chi sta a letto guardino la porta. Tale credenza popolare riguarda la posizione del morto che viene portato fuori dalla stanza.
 Anche il letto delle zitelle era offlimits : non ci si doveva sdraiare o far dormire un uomo, forse per ribadire il concetto di castità . 
E infine si vietava anche il gesto di rifare il letto in tre persone, pena la morte del più piccolo. ( Sta a significare, forse, cercare di limitare il numero del servitori impiegati nel rifare un letto?) .

Altre iettatute erano invece conseguenza di gesti disattenti.
Lo specchio. La rottura dello specchio si porta 7 anni di disgrazie.ieri come oggi.  Anche qui derivante dal valore magico attribuito nell'antichità agli specchi.
L'olio. Altro bene prezioso che non andava sprecato. Si porta dietro un'altra credenza popolare.
Infatti per l'olio versato c'è il detto:
"Ojo: si nun so’ ddisgrazie, so’ ccordojo"[Olio: se non sono disgrazie sono condoglianze!].
Gesti casuali. Nel mondo di Zanazzo  anche gesti apparentemente casuali come girare una sedia, sopra una gamba sola, portavano disgrazia, cosìcome posare le scarpe sul commò o sul tavolino, oppure la casuale caduta di un oggetto dalle mani e la conseguente rottura si porta dietro nell'arco della stessa giornta altri guai.
Insomma si doveva stare attenti a tutto!!
La cometa. Che dire poi del passaggio della cometa? Anche oggi è accompagnato da dubbi e timori:c'è chi giura che il suo passaggio nel cielo si porti dietro nel corso dell'anno un cataclisma.
"O guerra o ccarestia o ttaramoto o illuvione o colèra o ppesta o quarche antro diavolo che sse li porti tutti quanti a lo sprefonno!"[ o guerra o carestia o terremoto o alluvione opeste o qualche altro diavolo che se li porta tutti alo sprofondo]