Roma sparita

23 ottobre 2020

Roma sparita. Parole straniere nel dialetto romanesco


Giornale 
in dialetto romanesco
Tanti stranieri, tante nazionalità diverse, tante parole entrate nel linguaggio di Roma sparita riportate nel testo Usi e costumi... di Giggi Zanasso.

Dal francese.  Moltissime le parole di origine francese passate nel dialetto romanesco
In tutte le epoche, a Roma era stata particolarmente numerosa la comunità francese:  nobili famiglie imparentate con i reali francesi avevano le loro residenza a Roma, rappresentanti delle  ricche casate francesi che avevano i loro interessi presso la curia papale, e anche il corpo diplomatico (etc). 
Ma soprattutto  fra fine '700 e primi '800, Roma aveva subito la dominazione francese e anche dopo, negli ultimi anni di vita dello Stato pontificio continui erano stati i rapporti con la Francia

Le colonie straniere – la francese, maggiore per importanza fino a circa al 1815, l’inglese e la tedesca – avevano a Roma i loro quartieri e luoghi d’incontro prediletti, generalmente situati attorno a piazza del Popolo e piazza di Spagna. Non stupisce quindi il folto numero di francesismi entrati nel linguaggio romano, rispetto alle influenza tedesche e inglesi.
Alcune parole di origine spagnola e turca possono derivare dal dialetto napoletano, visto i rapporti stretti spesso tenuti con il confinante regno di Napoli.
Francesismi
Alò: dal francese Allons = andiamo.
Ammusà’: dal francese Amuser =divertire.
Andriè: dal francese  Andriènne =lunga sottoveste. 
A-quer-mifó: dal francese Comme il faut = come serve.
Argianfettù: dal francese  L’argent fait tout =i soldi fanno tutto
Bidè: dal francese  Bidet
Monzù (oggi chef)
Bignè: dal francese Bignet
Bombè: dal francese Bomber= bombardiere 
Bonè: dal francese Bonnet =cappellino
Burrò:dal francese  Bureau= ufficio
Bordacchè: dal francese Brodequin =stivaletto
Brolocco, berlocco:dal francese Breloque =Ciondolo da tenere appeso a un nastro, nella moda maschile del '700. 
Biggiù: dal francese Bijou =gioiello
Buffè: dal francese Buffet =credenza
Carmagnòla: dal francese Carmagnole =capo di vestiario, essenzialmente un gilet con file di bottoni di metallo, con panciotto di tre colori e con una fascia rossa.
Chènchè: dal francese Quinquet=lume a olio
Ciappa-e: dal francese Chape =cappa.
Commò: dal francese Comode =comò
Crompan-pà: dal francese Comprende pas =non capisco 
Cormifò: dal francese Comme il faut =come dovrebbe 
Corsè: dal francese Corset =corsetto 
Consumè: dal francese Consommé =brodo ristretto 
Culì: dal francese coulis = salsa densa a base di frutta o verdura 
Decretone: dal francese Decroteur = Lustrascarpe
Desabbigliè: dal francese Deshabillé =svestito
Diggiunè: dal francese Déjeuner =prima colazione 
Etaggè: dal francese Etagère =ripiani

Frufrù: dal francese Frou—frou=fruscio
Gargante: dal francese Gargantua
Gargottara: dal francese Gargotte =bettola
Giaccò: dal francese Jagò
Gilè: dal francese Gilet
Gianfutre: dal francese Jean foutre= inetto, incapace 
Inciarmà’: dal francese Charmer=ammaliatore 
Landavo: dal francese Landau = Carrozza signorile a quattro ruote e due mantici trainata da due o quattro cavalli 
Mammà: dal francese Maman
Marcià’: dal francese Marcher= camminare
Mondié!: dal francese Mon Dieu de la Franse che de l’Italì vu n’ette pas bbon. Questa frase si dice intera =Mio Dio della Francia che dell'Italia non c'è niente di buono. 
Muère: dal francese Amuerre =stoffa di seta 
Muntuvare: dal francese Montoir= ricordare
Musiù o Munzù: dal francese Meusieur= signore 
Nneppà dal francese N’est-pas = Non  è
Padedù dal francese: Pas-de-deux= passo a due
Pappiè dal francese: Papier= carta
Poncio dal francese: Punch= bevanda calda
Ragù dal francese Ragù = ragù
Redrè dal francese Retrait =ritratto.



Orologio di Isaac Soret
(Genève. 1780)
Sacchesorètte dal francese Oriuoli d’Isaac Soret = orologi d’Isaac Soret  (da G.Belli =La celebrità della perfezione degli oriuoli d’Isaac Soret non si è mai estinta presso il volgo, che li reputa la più mirabile opera della meccanica.)
Sóffióne dal francese Soufleur = spazzaneve
Spappiè’ dal francese papier = foglio, carta
Sciarmante dal francese Charmant =affascinante
Supprì dal francese suplise (sorpresa)=crocchetta di riso con ragù di carne e regaglie di pollo, di forma ovoidale, impanate e fritte.
Surtù dal francese Surtout =soprattutto
Tamanto dal francese Tant-maint= così molti
Tettattè dal francese Tête à-tête. = testa a testa
Tignone dal francese Chignon: = Chioma.
Visavì dal francese Specchio vis-à-vis =Tipo di armadio munito, sulla faccia esterna degli sportelli, di specchi nei quali la figura umana può riflettersi per intero, caratteristico dei secoli 18°-20°.


La Città eterna rimane anche per gli artisti e letterati tedeschi e inglesi un punto di riferimento centrale fino alla metà del secolo XIX.
Invece per le parole di origine spagnola, o turca dobbiamo pensare al tramite del napoletano, diffuso nei secoli passati a Roma.

Dal tedesco

Schina dal tedesco  Skina  =schiena
Chifel
Ghèghene : Deretano.
Snappe : Acquavite.
Slòffe:  Letto.
Inferlicchese: Busse.
Nìcchese: No.
Tartaifèlle: Il diavolo.
Gurde:: Gulden, fiorino. A Roma scudo.
Trincà’: bere.

 
Dall’inglese
Milordo: da milord = lord, signore elegante
Milorderia: idem
Chifeni: Chifel = Panino dolce a forma di cornetto, condito con semi di sesamo.
Dal turco 
Giannetta  da Ginetta = lancia corta e leggera che si poteva lanciare come un giavellotto.
Bazzàrrosta Bazar.
Salamelecche: da  Salam-alaik = Pace a te 
Astracàne sta per Astracan, città della Russia. L'astrakan è una pelliccia che si ottiene con le pelli del karakul, una pecora nera originaria dell'Asia centrale.
 Dallo spagnolo
Setaccio da Sedazo = setaccio.
Vappo:  da Guapo = bello.
Maramao: da Maramaldo = Persona perfida e vile che infierisce sui deboli e sui vinti.