
La sera poi la passava all'osteria, come ci ricorda il poeta G.G.Belli [clicca qui ].
A Roma lo conoscevano tutti...
La sua particolarità era costituita dal fatto che era sempre accompagnato da due fedeli cani Corsi a lui carissimi, da cui non si separava mai e la cui compagnia preferiva a quella di qualsiasi amico.
In varie incisioni, Pinelli si raffigura sempre con i due cani corsi vicini oppure pone sempre un cane in altre.
I cani Corsi al suo fianco sono raffigurati dal 1809 al 1830 e quindi dobbiamo pensare che Pinelli deve averne avuti diversi, visto l' arco di tempo. Mai nessuna altra razza canina ha avuto tanti ritratti magistrali, da un uomo che li conosceva bene e amava proprio di questa razza.


Ed è proprio grazie a questo grande artista che possiamo conoscere molti aspeti della città eterna, che altrimenti sarebbero andati perduti.
Quindi la sua opera di illustratore possiede, oltre all’intrinseco valore artistico, un rilevante significato documentario per moltissimi aspetti del popolo romano e non solo.